Codice Penale art. 648 quater - Confisca 1 .Confisca 1. [I]. Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti previsti dagli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 2 , è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il prodotto o il profitto, salvo che appartengano a persone estranee al reato. [II]. Nel caso in cui non sia possibile procedere alla confisca di cui al primo comma, il giudice ordina la confisca delle somme di denaro, dei beni o delle altre utilità delle quali il reo ha la disponibilità, anche per interposta persona, per un valore equivalente al prodotto, profitto o prezzo del reato. [III]. In relazione ai reati di cui agli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 3, il pubblico ministero può compiere, nel termine e ai fini di cui all'articolo 430 del codice di procedura penale, ogni attività di indagine che si renda necessaria circa i beni, il denaro o le altre utilità da sottoporre a confisca a norma dei commi precedenti.
[1] Articolo inserito dall'art. 63, comma 4, d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 e successivamente dall'art. 72, comma 4, del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, come modificato dall'art. 5, comma 1, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 90. [2] L'art. 3, l. 15 dicembre 2014, n. 186, ha inserito il riferimento all'art. 648-ter.1 nella versione precedente all'inserimento operato dall'art. 72, comma 4, del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, come modificato dall'art. 5, comma 1, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 90 e successivamente rettificato con Avviso di rettifica pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2017. [3] L'art. 3, l. 15 dicembre 2014, n. 186, ha inserito il riferimento all'art. 648-ter.1 nella versione precedente all'inserimento operato dall'art. 72, comma 4, del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, come modificato dall'art. 5, comma 1, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 90 e successivamente rettificato con Avviso di rettifica pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2017. InquadramentoL'art. 648-quater c.p. è stato inserito nel codice penale dall'art. 63 comma 4 d.lgs. 21 novembre 2007 n. 231, prevedendosi, anche in relazione al delitto di riciclaggio, un'ipotesi di confisca per equivalente analoga a quella già prevista dall'art. 644 comma 6. A seguito della novella operata dalla l. n. 186/2014 tale disposizione è applicabile anche al delitto di autoriciclaggio di cui all'art. 648-ter.1 c.p, introdotto dalla stessa legge. Confisca in genereÈ stata introdotta un'ipotesi di confisca obbligatoria, anche per equivalente, da applicarsi nelle ipotesi do condanna o di applicazione della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p. per uno dei delitti previsti dagli artt. 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 c.p.; in tali ipotesi è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto del reato, salvo che appartengano a persone estranee allo stesso. Ed inoltre, nel caso in cui non sia possibile procedere alla confisca di cui all'art. 648-quater comma 1 c.p., è stabilito che il giudice ordini la confisca delle somme di denaro, dei beni o delle altre utilità delle quali il reo ha la disponibilità, anche per interposta persona, per un valore equivalente al prodotto, profitto o prezzo del reato. L'ultimo comma dell'art. 648-quater c.p. prevede, poi, la possibilità per il Pubblico Ministero di compiere, nel termine ed ai fini di cui all'art. 430 c.p.p., ogni attività d'indagine che si renda necessaria circa i beni, il denaro o le altre utilità da sottoporre a confisca a norma dei commi precedenti dello stesso art. 648-quater c.p. La Cassazione ha precisato che il prodotto, il profitto o il prezzo del reato di autoriciclaggio non coincide con quello del reato presupposto, ma è da questo autonomo, in quanto consiste nei proventi conseguiti dall'impiego del prodotto, del profitto o del prezzo del reato presupposto in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative (Cass. VI, n. 4953/2019). CasisticaRiciclaggio commesso anteriormente all'entrata in vigore del d.lgs. n. 231/2007 La confisca per equivalente prevista dall'art. 648-quater non può essere applicata al delitto di riciclaggio commesso anteriormente all'entrata in vigore del d. lgs. 21 settembre 2007 n. 231 che ha introdotto detta misura patrimoniale (Cass. fer, n. 33409/2009). Concorso di persone nel reato e confisca In tema di concorso di persone nel reato, la confisca per equivalente prevista dall'art. 648-quater c.p. può essere disposta per ciascuno dei concorrenti per l'intera entità del profitto. Il principio di diritto è stato chiaramente affermato nei seguenti termini: “è legittima la confisca di cui all'art. 648-quater c.p. , disposta in danno di un concorrente nel reato di cui all'art. 648-bis c.p., per l'intero importo relativo al prezzo o profitto dello stesso reato, nonostante le somme illecite siano state incamerate in tutto o in parte da altro coindagati, in quanto, da un lato, il principio solidaristico, che informa la disciplina del concorso di persone nel reato, implica l'imputazione dell'intera azione delittuosa e dell'effetto conseguente in capo a ciascun concorrente e comporta solidarietà nella pena; dall'altro, la confisca per equivalente riveste preminentemente carattere sanzionatorio e può interessare ciascuno dei concorrenti anche per l'intera entità del prezzo o profitto accertato, salvo l'eventuale riparto interno tra i medesimi concorrenti che non ha alcun rilievo ai fini penali” (Cass. II, n. 9102/2021). La pronuncia si pone in consapevole contrasto con il costante orientamento della Corte di Cassazione con riguardo all'estensione della confisca nel caso di reato commesso da più persone in concorso fra loro: segnatamente la giurisprudenza è orientata nel senso che, mentre il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, avendo natura provvisoria, può interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti anche per l'intera entità del profitto accertato, il provvedimento definitivo di confisca, rivestendo invece natura sanzionatoria, non può essere duplicato o comunque eccedere, per ciascuno dei concorrenti, la quota di profitto a lui attribuibile (Cass. S.U., n. 26654/2008; Cass. II, n. 8740/2012). Somma di denaro soggetta a confisca obbligatoria ai sensi dell'art. 648- quater c.p La somma di denaro, oggetto del reato di riciclaggio, non può, al venir meno delle esigenze che ne hanno legittimato il sequestro probatorio, essere restituita all'interessato, ostandovi il disposto dell'art. 324, comma 7 c.p.p., trattandosi di cosa oggetto di confisca obbligatoria ai sensi dell'art. 648-quater c.p., che costituisce ipotesi speciale rispetto a quella prevista dall'art. 240 comma 2 c.p. (Cass. II, n. 35100/2015). In tema di confisca per equivalente, il profitto dei reati di riciclaggio e reimpiego di denaro è rappresentato dal valore delle somme oggetto delle operazioni dirette ad ostacolare la provenienza delittuosa, poiché, in assenza di quelle operazioni, esse sarebbero destinate ad essere sottratte definitivamente, in quanto provento del delitto presupposto (Cass. II, n. 34217/2020); il principio, affermato in una fattispecie di sequestro preventivo di somme trasferite su conti esteri e nazionali che costituivano una parte del provento di truffe informatiche effettuate con la tecnica del "phishing", è stato poi ribadito con riguardo alla confisca di somme ritenute costituenti il provento del delitto di riciclaggio e non invece, come sostenuto dalla difesa dell'imputato, il provento del reato presupposto di truffa (Cass. II, n. 82734/2022). Beni acquistati prima dell'entrata in vigore dell'art. 648- quater c.p Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto relativo al delitto di riciclaggio ai sensi dell'art. 648-quater — introdotto con l'art. 63, comma 4, d.lgs. n. 231/2007 — può essere applicato anche ai beni acquistati dall'indagato in epoca antecedente all'entrata in vigore della predetta norma (29 dicembre 2007), in quanto il principio di irretroattività attiene solo al momento di commissione della condotta, e non anche al tempo di acquisizione dei beni oggetto del provvedimento (Cass. II, n. 24785/2015). Delega ad operare su un conto corrente di terzi In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente ai sensi dell'art. 648-quater, comma secondo, c.p., la delega ad operare rilasciata dal titolare di un conto corrente all'imputato, anche ove non caratterizzata da limitazioni, non è di per sé sufficiente a dimostrare la piena disponibilità da parte di quest'ultimo delle somme depositate, occorrendo ulteriori elementi di fatto sui quali fondare il giudizio di ragionevole probabilità in ordine alla libera utilizzabilità delle somme da parte del delegato (Cass. II, n. 29692/2019). BibliografiaBalducci, Concorso di persone nel reato e confisca per equivalente, in Cass. pen. 2010, 3102; Cisterna, Strumenti e tecniche di accertamento della confisca per sproporzione e della confisca per valore equivalente, in Giur. it., 2009, 2084; Mazzacuva, Confisca per equivalente come sanzione penale: verso un nuovo statuto garantistico, in Cass. pen. 2009, 3417. |